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Dunlop Qualifier II ed RR by Motor box

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Dunlop Qualifier II ed RR by Motor box Empty Dunlop Qualifier II ed RR by Motor box

Messaggio Da Amon Dom 22 Nov 2009, 7:45 pm

A quattro anni dall’arrivo sul mercato del Qualifier, Dunlop rivoluziona il suo pneumatico sportivo stradale e lancia il Qualifier II. Nuovo per come è costruito (doppia mescola), per come appare (design) e per come s’interfaccia al pilota.

Dunlop Qualifier II ed RR by Motor box Dunlop10

COM’È "Pacchetto". Ormai ci siamo abituati a sentire questa parola quando si parla di moto da corsa. La usano molto i piloti della MotoGP, quando parlano del mezzo che hanno a disposizione. Per loro il "pacchetto" è quell’insieme di elementi (motore, telaio, sospensioni, gomme) che miscelate alla perfezione rendono un mezzo vincente. Non basta avere un motore super se la ciclistica non sta insieme, non basta avere una moto eccellente di ciclistica se ti mancano i cavalli. Se poi hai una buona moto ma gomme pessime non sei comunque competitivo. Insomma per essere i migliori più che primeggiare in modo assoluto in qualche cosa, occorre non avere punti deboli.
PACCHETTO DI GOMMA Parlando di pneumatici, il "pacchetto" è l’insieme di caratteristiche comportamentali che compongono una gomma. I tre elementi fondamentali sono il grip assoluto, il comportamento sul bagnato e la resa chilometrica. Secondo il tipo di pneumatico che occorra realizzare gli ingegneri e i chimici sanno su quale elemento occorre spingere. Se il pneumatico di cui si parla va sulle moto da turismo occorrono soprattutto durata e ottimo comportamento sul bagnato, se è un pneumatico racing occorre soprattutto il grip sull’asciutto. Fin qui mi pare tutto abbastanza chiaro.

Dunlop Qualifier II ed RR by Motor box Dunlop11

I PIÙ DIFFICILI Poi ci sono i pneumatici come il Qualifier II, per cui occorre che il pacchetto sia il più completo possibile. Perché i pneumatici sportivi stradali sono quelli che alla fine devono coprire il più grande range di utilizzo. Vanno a equipaggiare moto di ogni tipo, dalla supersportiva da 180 cv alla leggera naked alla pesante e veloce sport touring. Moto che ovviamente hanno pesi, prestazioni ed esigenze molto differenti tra loro. Esigenze che queste gomme devono soddisfare al meglio senza avere dei reali punti deboli. Ecco perché pneumatici come questi devono offrire un "pacchetto" il più completo possibile: gran grip (anche in pista), ottima tenuta sul bagnato, una durata chilometrica accettabile.

4 ANNI DOPO Dunlop in questo segmento ha lanciato nel 2005 il Qualifier, un prodotto molto importante perché era il primo che segnava un cambiamento nell’approccio progettuale e costruttivo dei pneumatici stradali della Casa inglese. Il primo poi ad avere un nome proprio e a non essere caratterizzato da una fredda e anonima sigla. Al momento del suo arrivo sul mercato il Qualifier era ai vertici del segmento, ma come sempre succede nell’infinita lotta (ma quanto si può migliorare ancora?) tra i costruttori di pneumatici, ogni prodotto che arriva successivamente sul mercato (anche della concorrenza) supera il precedente. Del resto, le Case che producono pneumatici sviluppano i propri prodotti proprio partendo dalla base di quanto c’è sul mercato, con l’intenzione di superarlo. Ecco perché a 4 anni dalla nascita il Qualifier meritava una rinfrescata. Le richieste del mercato e le moto si evolvono velocemente e occorre stare al passo con i tempi.



L’EREDE Sebbene ne abbia mantenuto il nome, il Qualifier II non va considerato una semplice evoluzione del prodotto precedente, perché è stato l’approccio costruttivo ad essere completamente differente. Per realizzare il loro nuovo prodotto sportivo stradale in Dunlop hanno utilizzato la stessa metodologia che ha portato alla realizzazione del RoadSmart, una gomma, che dati alla mano, è stata spesso giudicata la migliore del suo segmento.

BUONA OVUNQUE In pratica, si è voluto realizzare il "pacchetto" più completo. Piuttosto che cercare di spingere al massimo su uno dei componenti (chessò, il grip assoluto o la tenuta sul bagnato) i tecnici Dunlop sono andati alla ricerca di un prodotto che fosse a livello del migliore competitor in ognuna delle caratteristiche in cui questi ultimi eccellono, senza avere reali punti deboli.

Dunlop Qualifier II ed RR by Motor box Dunlop12

TRE PUNTI FERMI Lo sviluppo ha portato appunto al Qualifier II, nuovo per costruzione ma soprattutto per le mescole e per il disegno che lo caratterizzano. Uno dei must dei progettisti era il miglioramento della tenuta e del feeling sul bagnato, risultato ottenuto utilizzando nuove mescole e un disegno differente (sia all’anteriore sia al posteriore) con incavi più profondi e larghi nella zona centrale per drenare meglio l’acqua.



Dunlop Qualifier II ed RR by Motor box Dunlop13


AREA A TERRA +8% Il secondo era una maggiore omogeneità nella guida, ottenuta con profili maggiormente "accordati" tra anteriore e posteriore (migliora dell’8 % la superficie a terra alle basse inclinazioni). Il terzo, non perdere grip (anzi se possibile guadagnarlo) e allungare lievemente la vita del pneumatico, risultato ottenuto con l’arrivo della doppia mescola (con due tipi di silice differenti per ottimizzarne il riscaldamento) per il posteriore: dura in centro e morbida ai lati. Insomma, un gran lavoro che ha portato alla realizzazione di un pneumatico che a dispetto del nome è davvero una generazione avanti rispetto a chi lo ha preceduto. Ma come va questo "pacchetto" Qualifier II? È davvero un pneumatico privo di punti deboli? Lo abbiamo provato di persona a Mireval, con un test molto particolare: due giorni di test in pista, su strada e sulla pista allagata di Mireval (Centro prove Dunlop).

COME VA In questi due giorni ci siamo immersi nel ruolo dei tester Dunlop che qui in Francia sviluppano gli pneumatici di Casa. Proprio come fanno i test rider abbiamo avuto l’opportunità di comparare sul campo i due più recenti prodotti della concorrenza (per correttezza non vi dico quali) con il nuovo Qualifier II, ovviamente stesse pressioni (stradali 2,5 ant; 2,9 post, ho verificato di persona) stesse moto, stessi assetti per avere un reale metro di confronto.

UNO CONTRO DUE Una prova piuttosto insolita, e rischiosa per Dunlop se vogliamo, perché magari a qualcuno potrebbe piacere più un concorrente. Ma è evidente che chi ha progettato il Qualifier II sia molto sicuro del fatto suo ("non vogliamo assolutamente sminuire la concorrenza per cui nutriamo il massimo rispetto" ha dichiarato un responsabile Dunlop, "ma solo darvi gli strumenti più adeguati per verificare il buon lavoro che abbiamo fatto").



CONFIDENZA, PRIMA DI TUTTO La voglia di offrire quel "pacchetto" completo e competitivo su tutti i fronti ha portato alla realizzazione di un pneumatico sportivo stradale di livello eccellente e che davvero tiene fede a quel "ride with confidence" (guida con fiducia) che ormai è diventato lo slogan della Casa inglese. Proprio il feeling, la grande confidenza che il pilota riceve quando la moto è calzata con le Qualifier II, è il punto di forza delle nuove Dunlop.


BAGNATO Se sul bagnato i primi Qualifier non eccellevano, adesso (provato sul campo) sono tra i primi della classe. Il grip sulla pista allagata di Mireval (trovare qualcosa di più viscido e infido è molto difficile) è di livello eccellente e quello che piace delle Qualifier II è la capacità di comunicare moltissimo con il pilota, sia all’anteriore (davvero ottimo) sia al posteriore, che ha delle perdite di aderenza morbide e controllate. Tra i competitor c’è chi può far leggermente meglio in termini di grip assoluto, ma senza dare la stessa fiducia e la stessa sensibilità, con perdite di aderenza più secche e meno controllabili.



IN PISTA La prova in pista non è che una conferma della bontà del "pacchetto" Qualifier II, anche in questo caso (stessa moto, stesse pressioni, stessi assetti) di uno dei due competitor mi è piaciuto moltissimo il posteriore, dell’altro invece mi ha impressionato l’anteriore. Alla fine però la Qualifier II ne esce vincente per l’equilibrio globale e l’armonia dei profili, equivalendosi nel tempo sul giro (rilevato con il GPS) al migliore dei due competitor provati, ma con, in più, il pregio di offrire un feeling maggiore sia in ingresso sia in uscita di curva. Il pneumatico anteriore enfatizza la maneggevolezza assoluta del mezzo, lo rende molto rapido anche nei cambi di direzione senza però mai sconfinare nel nervosismo, la Qualifier, inoltre, era l’unica delle tre con cui mi fidavo ad entrare forte con i freni ancora in mano.

RIGIDO QUANTO BASTA Si percepisce che la carcassa è piuttosto rigida e dà un bel sostegno in staccata, e questo trasmette tanta fiducia, però la rigidezza non va a scapito del feeling come sulla "vecchia" Qualifier (leggete qui la prova e i commenti dei possessori) che era fin troppo dura e rimandava tutte le microasperità del terreno.



GRAN TRAZIONE Per quanto riguarda il posteriore il giudizio resta ottimo anche sull’asciutto: impossibile metterlo in difficoltà su una naked come la Street Triple, dove ti trovi a dare gas in modo scriteriato (ma non erano gomme stradali?), mentre con le 1000 la perdita (inevitabile) di aderenza al posteriore arriva in modo morbidissimo e assolutamente controllabile.

SU STRADA Su strada sono ancora il feeling e la maneggevolezza ad essere l’arma vincente della Qualifier II. La Z 1000 che ha sempre avuto una tendenza ad "appoggiarsi" un po’ sul posteriore, con queste gomme guadagna fluidità e rapidità di azione anche nei cambi di direzione; la fiducia sull’avantreno è massima e l’effetto autostabilizzante dell’anteriore è eccellente, così come lo smorzamento delle asperità, nettamente migliore del precedente che certo non era campione in questo (lo scrivemmo anche ai tempi della presentazione).


CHE BEL PACCHETTO! Insomma, pare proprio che il "pacchetto" offerto da Dunlop sia vincente. E dopo averla provata possiamo sicuramente dire che Qualifier II è un ottimo prodotto, senza alcun punto debole. Logico, un dubbio può anche sorgere. Essendo nato e sviluppato a Mireval il Qualifier II qui si sente a casa propria, ma i tecnici si sono detti disponibili a ripetere la prova in qualsiasi altro posto con pneumatici acquistati da un normale rivenditore. Ci stiamo già organizzando…



Ecco le misure in cui sarà disponibile la nuova Qualifier.


ANTERIORE
130/70ZR16

120/60ZR17

120/70ZR17

POSTERIORE
160/60ZR17

170/60ZR17

180/55ZR17

190/50ZR17

190/55ZR17

200/50ZR17


Dunlop Qualifier RR
In pratica la Qualifier RR è la gomma stradale supersportiva di Dunlop e si pone esattamente a metà strada tra la Qualifier e la specialistica Sportmax GP. Di queste due la Qualifier RR prende il meglio, promettendo grip elevato ma anche un riscaldamento rapido e un comportamento omogeneo a tutti gli angoli di piega (tipici della guida stradale sportiva). La struttura è quella solita di Dunlop con la cintura di sommità JLB (Joinless Band) priva di giunture che non crea discontinuità e favorisce l’omogeneità di comportamento del pneumatico. Il disegno diventa più aggressivo con un rapporto pieno/vuoto superiore rispetto a quello del fratello stradale e con pani di gomma più ampi per un’aderenza più elevata sulla spalla. Più aggressivo soprattutto il disegno dell’anteriore che perde la linea continua al centro assomigliando in questo caso allo Sportmax GP. Anche le mescole sono inedite e più votate al grip con il posteriore che però dovrebbe mantenere una durata ragionevole grazie alla tecnologia bimescola che con il Qualifier RR fa il suo debutto su un pneumatico sportivo stradale Dunlop.


Dunlop Qualifier II ed RR by Motor box Confro10
il posteriore
della Yamaha
dopo 5 turni a Monza



Va sottolineato che la RR è stata sviluppata su moto con assetti standard per cui è la classica gomma che monti e vai, non richiede assetti specifici mostrando grande facilità di adattamento. È proprio quanto abbiamo rilevato nella nostra prova che si è svolta con moto in configurazione standard. La RR non ha mostrato segni di insofferenza con nessuna delle moto in prova, dimostrandosi da subito un prodotto eccellente. Davvero ottimo il comportamento dell’anteriore, rapido di profilo ma anche omogeneo nelle reazioni senza essere eccessivo ma soprattutto rigido di carcassa quel tanto che basta da poter reggere senza problemi le imperiose staccate imposte dal circuito di Monza.

Il feeling con l’anteriore non è venuto mai meno anche dopo tre turni di fila sul girando sul passo dei 2 minuti netti e forzando le staccate, davvero un ottimo risultato. Del posteriore è piaciuto molto il grip, mai un problema di aderenza su nessuna moto un’ottima capacità di comunicare quando si avvicina il limite e un consumo molto regolare e limitato, tanto che anche dopo 5 turni (vedi foto, questa è la gomma della R1 che poi è quella che stressa di più le gomme) la spalla era ancora in ottime condizioni.



Pur essendo un pneumatico destinato anche alla strada, il Qualifier RR ha carcasse sufficientemente rigide per sopportare anche pressioni pistaiole piuttosto basse, a Monza li abbiamo usati con una pressione di 2.1 bar all’anteriore e 1,8 bar al posteriore piuttosto bassa rispetto allo standard visto che con le alte velocità di Monza e i curvoni in piena accelerazione è facile che il pneumatico si surriscaldi aumentando quindi di pressione oltre quanto desiderato. Il risultato è che i primissimi momenti quando la gomma è ancora fredda (le abbiamo usate senza termocoperte come un qualsiasi turnista) si ha una risposta un po’ "elastica" del posteriore che sparisce non appena temperatura e pressione arrivano a livelli ottimali.

Le misure in cui è disponibile: 120/70-17 per l’anteriore

180/55-17, 190/50-17 e 190/55-17 per il posteriore.


Ultima modifica di Amon il Dom 22 Nov 2009, 8:54 pm - modificato 2 volte.
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Messaggio Da Diabolik Dom 22 Nov 2009, 8:04 pm

ma questo se nn sbaglio è il qualifier....io parlavo del QRR Wink

Dunlop Qualifier II ed RR by Motor box Sportm12
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Messaggio Da Amon Dom 22 Nov 2009, 8:48 pm

AAAAAAAAAAAAAAAAAAA l'RR io pensavo il 2 mitra
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Messaggio Da Diabolik Dom 22 Nov 2009, 8:53 pm

lollo
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Messaggio Da Amon Dom 22 Nov 2009, 8:55 pm

Ho integrato afro
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Messaggio Da Diabolik Dom 22 Nov 2009, 9:06 pm

saranno loro le nuove scarpe della bimba lol! OK
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Messaggio Da Amon Dom 22 Nov 2009, 9:12 pm

Anche perchè sono state testate proprio su R1!!!!!! lol!
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Messaggio Da Nino Bike Lun 23 Nov 2009, 11:53 am

ragazzi ste Qualifier RR saranno anche buone, ma ho letto di gente con la 600 che ha fatto 3.800 km ...

e gente con la 1000 che a malapena è arrivata a 1800/2000 km ...

io direi che sono gomme solo da pista...altro che strada...
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Messaggio Da Diabolik Lun 23 Nov 2009, 1:30 pm

nn credo cosi pochi x strada leggendo in giro parlavano di percorrenze doppie...però tutti d'accordo su grip che vanno presto in temperatura e consumo omogeneo...poi...se nn provi... lol!
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Messaggio Da Amon Lun 23 Nov 2009, 1:41 pm

Secondo me, per quanto una gomma estrema è spettacolare e ti permette di trasformare quasi la strada in pista, uno non può spendere quasi 300 euro ogni 3000 km!! Su strada si deve per forza scegliere un compromesso..... poi se uno ha soldi da gghiavare all'aria ok, lo invidio BASTARD io penso di optare per le DQ2 o le diablo corsa 2
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Messaggio Da Nino Bike Lun 23 Nov 2009, 1:46 pm

Angelo mi sa che stai facendo confusione

le Qualifier II hanno una percorrenza massima di 6000 km

le Quafier RR invece hanno una percorrenza di 2000/3000 km ... la pari delle K3 della Metzler per intenderci
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Messaggio Da Diabolik Lun 23 Nov 2009, 2:46 pm

bhe alla fine con una gomma ke ti dia tanto grip sarà sempre difficile fare 5000km...cmq poi dipende sempre poi dall'uso e stile di guida...le voglio provare oltre ke per il grip per il fatto che se nè decanta ottima comunicazione e agilità. x il prezzo, su internet stanno a 209 dot 09 nn mi sembra tanto...si devono vedere i prezzi in zona... Ciccio le QII stanno a 180... nn tanta differenza...le DC3 230...
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Messaggio Da Amon Lun 23 Nov 2009, 6:24 pm

180 è buono.............. Si tra 180 e 209 non c'è un abisso, ma le Q RR probabilmente sono troppo estreme per me in questo momento lol!
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