Motore 600, 150 cavalli, monogomma Dunlop: ecco la Moto 2

Da **aladin** Mer 14 Ott 2009, 10:18 am

Come saranno le moto della categoria che, dal 2010, sostituirà la 250.

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Con la Moto 2, che a partire dal campionato 2010 prenderà il posto della 250, rinasce la "middle class" delle corse a due ruote. Durante l'ultimo week end di MotoGp all'Estoril, la Federazione ha comunicato ufficialmente una lista di 25 team (e 39 piloti) che dalla prossima stagione andranno a sostituire la 250 bicilindrica a due tempi, classe che sparisce, non senza parecchio rammarico all'interno dell'ambiente, causa manifesta insostenibilità economica.

La Moto 2 resterà l'ultimo gradino prima di approdare in MotoGp, e quindi si spera continui ad essere quella straordinaria fucina di campioni che è stata la 250. Tuttavia avrà caratteristiche tecniche completamente differenti; intanto ci saranno motori 600 quattro cilindri a quattro tempi tutti uguali, forniti dalla Honda. Inoltre il regolamento tecnico è parecchio restrittivo, lasciando spazio ai vari team solo nella gestione del telaio e di dettagli che, fino ad oggi, ricoprivano un'importanza secondaria. A detta di molti tecnici, in ogni caso, le prestazioni delle Moto 2 potrebbero risultare molto simili a quelle delle vecchie 250.

MOTORE - Come detto si tratta di un propulsore Honda quattro cilindri a quattro tempi da 600 centimetri cubici, in grado di sviluppare una potenza massima di circa 150CV al regime di 16.000 giri al minuto e ricavato dal motore della CBR 600 RR di serie. Il motore sarà "sigillato", ed ogni team si dovrà impegnare a non eseguire su di esso operazioni che esulino dalla manutenzione ordinaria.

Insieme alle componenti sigillate del motore, Honda fornirà tutta l'elettronica di controllo e gestione. Ciò comprende evidentemente la complessa parte all'interno di un motore a quattro tempi riguardante il sistema di aspirazione, con i corpi farfallati e l'airbox. Data la struttura del motore CBR 600 di serie, che non ha il cambio estraibile come il 1000 della stessa famiglia, e dato che come detto il motore dovrà restare sigillato, i piloti si dovranno accontentare di un unico set dei rapporti del cambio sui diversi circuiti.

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MONOGOMMA - Anche in Moto 2, come in MotoGp, si correrà in regime di monogomma, fornita non da Bridgestone bensì da Dunlop, che avrà così modo di proseguire il lavoro fatto in 250. Ogni team avrà un numero limitato di coperture, e tutti saranno trattati allo stesso modo anche sul piano della scelta delle specifiche. Le misure dei cerchi saranno 3.75X17" all'anteriore e 6.00X17" al posteriore, analoghe a quelle utilizzate sulle 500 a due tempi una decina d'anni fa.

COSA RESTA AI TEAM - In presenza di un regolamento tecnico così vincolante su motori, elettronica e gomme, ai costruttori resterà la possibilità di provare a fare la differenza con la costruzione del telaio, l'aerodinamica, le sospensioni, l'impianto frenante ed il raffreddamento. Dettagli che negli ultimi anni in 250 non erano considerati di primaria importanza, ma che per forza di cose torneranno ad esserlo sulle Moto 2. Magari stimolando l'inventiva di qualche tecnico particolarmente talentuoso.