SBK: Carlos Checa (Ducati) davanti alle ufficiali. Difficoltà per la BMW.

Finalmente un piccolo spiraglio nel maltempo ha consentito per circa cinque ore alle squadre che sono rimaste a Valencia di girare e provare le ultime cose prima della trasferta australiana.

E con i primi crono è venuto fuori Carlos Checa, molto motivato dalla nuova esperienza con il team Althea e le Ducati 1198 R. Lo spagnolo ha coperto una cinquantina di giri staccando un 1'33"8 che lo pone al vertice della classifica dei tempi. Una prestazione sicuramente interessante nonostante la temperatura rilevata dalla Ducati che diceva 10° in aria e 12° sull'asfalto.

E a proposito di Ducati, quelle ufficiali si sono dovuto accontentare delle piazze d'onore virtuali con Nori Haga che ha girato in 1'34" e Fabrizio in 1'34"3. Anche per gli "ufficiali" di Borgo Panigale un cinquantina di giri a testa.

Soddisfazione in casa Althea: "La squadra sta lavorando molto bene - ci ha detto Genesio Bevilacqua, proprietario del team - e abbiamo ritrovato un Carlos Checa al massimo, mentre Byrne è un pilota molto determinato e anche oggi non si è smentito. Il team si è impegnato al massimo, grazie a grande affiatamento che regna tra gli uomini, tutti giovani".

Ora sarete un disturbo per la Ducati?
"Per carità! - esclama l'imprenditore di Civita Castellana - Siamo dei guardaspalle di lusso ai quali talvolta potrebbe scappare la zampata che non ci dispiacerebbe e sono certo non disturberà la Ducati stessa con la quale stiamo lavorando a stretto contatto".

Soddisfazione anche dalle parti di Borgo Panigale: "Sono contento - ci ha detto Ernesto Marinelli, responsabile del progetto Superbike - perché finalmente siamo riusciti a lavorare un po' e i risultati sono venuti".

Fastidio per una moto privata davanti alle ufficiali?
"Assolutamente no. C'è, anzi, soddisfazione perché è sempre una Ducati e vuol dire che la nostra moto è forte anche in mano ai privati. Non ci faremo dispetti in casa, almeno spero..."

Bene anche la Ducati del team Guandalini-Borciani che pur non disponendo del "ride by wire" ha girato con tempi soddisfacenti affidata a Jakub Smrz.

Delusione, invece, in casa BMW dove nonostante il lavoro i tempi non sono venuti. I piloti della Casa di Monaco sono rimasti sopra l'1'35": il lavoro da fare è ancora lungo.
"Stiamo capendo e organizzando - ci ha detto Davide Tardozzi - Gli altri si stanno occupando del perfezionamento della messa a punto, noi abbiamo stravolto più volte il setting per capire quale strada percorrere e non potevamo pensare alla prestazione. A Phillip Island daremo ai piloti un setting base per poter consentire loro di cercare la performance che già sappiamo che non sarà ancora vicino ai migliori, ma ci arriveremo".

Soddisfazione, invece, per la prestazione delle BMW S 1000 RR nella versione Superstock affidate a Ayrton Badovini e Daniele Beretta, che nei test di Cartagena avevano avuto problemi tecnici, risolti, invece a Valencia.

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