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SBK, Phillip Island,IL COMMENTO: dove si parla del bello, del dubbio, del romantico, ecc.

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SBK, Phillip Island,IL COMMENTO: dove si parla del bello, del dubbio, del romantico, ecc. Empty SBK, Phillip Island,IL COMMENTO: dove si parla del bello, del dubbio, del romantico, ecc.

Messaggio Da PaoloZ1000 Lun 01 Mar 2010, 7:15 pm

SBK, Phillip Island,IL COMMENTO: dove si parla del bello, del dubbio, del romantico, ecc. 20100103Gruppo_G

Ogni anno, al contrario della MotoGP, nascono nuovi spunti nella Superbike che rendono questo campionato, al di là delle polemiche da bar e/o delle considerazioni mediatiche, sempre più interessante.
A questa semplice regola non è sfuggita nemmeno quest'anno e la gara di Phillip Island ha proposto una serie di argomenti degni di essere sottolineati.

IL BELLO - Non è affatto abituale vedere cinque moto che lottano per la prima posizione così come è accaduto in gara 2 in Australia. Haslam e Guintoli con le Suzuki, Fabrizio, Haga e Checa con le Ducati hanno fatto veramente dei numeri e alla fine dalla roulette australiana è uscito il numero dello spagnolo.
E dietro, in lotta per la sesta posizione il gruppo era ancora più nutrito e battagliero. Proprio come in MotoGP...

IL DUBBIO - Quello insinuato nel paddock sulla regolarità del motore a cascata di ingranaggi dell'Aprilia. Per la prima volta si è visto un grande applomb da parte delle Case che hanno parlato senza accese discussione ma esponendo un problema che deve essere sciolto con un chiarimento della FIM.
E qui casca l'asino! Salvo due o tre di veri tecnici, la Commissione Tecnica non sembra essere in grado di dare delle valutazioni adeguate, soprattutto tenendo conto dello stato delle cose, di quanto è accaduto e di quello che potrebbe accadere.

SBK, Phillip Island,IL COMMENTO: dove si parla del bello, del dubbio, del romantico, ecc. 20100103Checa_G

ROMANTICO - Ha qualcosa di romantico la vittoria in gara 2 di Carlos Checa con la Ducati del team Althea Racing. Lo spagnolo è tornato a vincere (ultima affermazione Miller 2008), con una gara superlativa, da manuale. Ha atteso che davanti si sfogassero e poi ha lanciato il suo attacco, valutando ogni cosa: dove passare Toseland e Haga (i più ostici), dove fare riposare le gomme, quando e dove superare Haslam.
"E' stata la gara della vita - ha detto - ho messo in atto tutto quello che sapevo!"
E che dire di questa struttura di Civita Castellana che al suo primo anno con la Ducati, batte gli "ufficiali" alla prima uscita? Quasi un sogno lo ha definito Bevilacqua il padrone del team.

IL BRUTTO - La doppia caduta di Chris Vermeulen mentre stava tentando l'impossibile con la Kawasaki che continua a non essere competitiva nonostante il grande spiegamento di mezzi. La ZX-10R non è ancora all'altezza delle migliori e l'australiano ha provato a dimenticarsene ma le pesanti cadute (soprattutto quella in gara 2) lo hanno riportato alla realtà.

L'ATTESA - Per una riscossa dell'Aprilia che tante aspettative e proclami continua a cercare il bandolo della matassa. Si parla di maltempo e di ritardi ma anche la Suzuki ha cominciato dopo Portimao ed eccola là davanti. A Phillip Island le cose sono andate meglio di quanto ci si poteva aspettare alla vigilia (Biaggi buon quinto in gara 1, mentre Camier è in crescita) ma non si può sempre invocare il miracolo.

GLI INGLESI - Sicuramente arriveranno ma per adesso chi premoniva una stagione dominata dagli inglesi è stato parzialmente smentito. Infatti, ce n'è uno solo tra i primi ed in vetta alla classifica: Leon Haslam. Jonathan Rea è stato autore di un fuoripista in gara due e di una fantastica rimonta, mentre Leon Camier è in decima posizione assoluta. Per ora nella top ten l'Italia pareggia con la Gran Bretagna: 3 a 3.

L'ABBRACCIO - Quello che va a una "testa calda" come Ruben Xaus che dopo la caduta nel warm up, quando ha falciato Haga, ha deciso di non correre. Le troppo cadute (alcune inspiegabili) denunciano un pilota in crisi. Lo aspettiamo a Portimao, nuovamente in forma.

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