SBK: Paolo Flammini "La 1000 nella MotoGP non ci preoccupa. Basta che rimangano prototipi".

Tradizionale incontro con i giornalisti di Paolo Flammini, che ha espresso la propria soddisfazione per i motivi che caratterizzano sulla carta la stagione 2010.
"Sono almeno una decina - ha detto Flammini, CEO di Infront Motor Sport - i piloti che possono vincere le gare in questa stagione e molti quelli che possono puntare al mondiale. E' la conferma della validità della formula del campionato, che resiste anche in questo momento di crisi"

Si è parlato poi di calendario: "Nessuno è sorpreso della scelta di Silverstone come sede del round inglese. Le ottime relazioni con il circuito ci hanno consentito di superare in un mese il problema creatosi con la chiusura di Donington. L'accordo è per il 2010 ma potrebbe anche diventare un accordo a lungo termine ma ciò non toglie che potrebbero tornare ad essere due le gare inglesi se dovesse riaprire Donington. Per quanto riguarda Brno abbiamo stretto un accordo direttamente con il circuito e la gara si farà al 100%".

Non poteva mancare un riferimento alla MotoGP "La soluzione 1000 cc, quattro cilindri e la corsa da 80 mm non ci creano disturbo purché siano legate a dei prototipi. L'eventuale sviluppo del regolamento deve andare in questa caratterizzazione, nel rispetto della Superbike. In questo momento è importante che non siano prese decisioni dettate dal panico ma da una strategia a lungo termine".

E a proposito di crisi si è parlato anche della Supersport che registra, al momento, 21 iscritti: "Eravamo preoccupati per questa categoria sin dalla fine della stagione 2009 - ha detto Flammini - in considerazione della grave crisi che ha colpito questo segmento nelle moto stradali. Quindi, l'attuale numero degli iscritti è un ottimo risultato vista la situazione e considerando che ci saranno molte wild card. Politicamente, poi, per noi è stato importante che non ci siano stati esodi verso la Moto2..."

Infine la televisione: "Contiamo molto sul nuovo accordo con Eurosport - ha concluso il manager romano - in termini di quantità di ore trasmesse, di copertura (nel senso dell'offerta) e della qualità del commento".

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