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Progresso o regresso?

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Progresso o regresso? Empty Progresso o regresso?

Messaggio Da PaoloZ1000 Sab 27 Feb 2010, 1:44 pm

Progresso o regresso? 234177_5830_big_gpausve021

Non ci sono più rombi cupi e sibili acutissimi. L'elettronica domina e i motori emettono suoni strani, scordati, anche se spingono come mai prima

Phillip Island – C'erano una volta moto che suonavano sinfonie. Riconoscevi l'urlo delle 500 quattro cilindri anche bendato: erano belve che solo pochissimi fuoriclasse hanno saputo domare. Da bambino restavi incantato dal sibilo della Kreidler 50, penetrante come una lama. I tecnici d'esperenza capivano con l'orecchio se una carburazione era troppo grassa o troppo magra.

Adesso è tutto un altro suonare. Certo, guardare la Superbike da bordo pista è sempre uno spettacolo che rapisce. Ma l'orchestra, ahimè, non è più quella di una volta. I motori borbottano, ratano, tossiscono. Sembrano rotti. Invece tutto funziona, anche troppo. Adesso è l'elettronica che detta lo spartito. Nelle centraline miliardi di bit fanno instancabilmente gran parte del lavoro: controllano il freno motore, l'apertura delle farfalle. Gestiscono l'erogazione, la trazione e non fanno più impennare la moto.
A Phillip Island c'è un sole stupendo, la Superbike brilla e le emozioni straripano. Ma a chi ha superato i quarantanni quei motori balbettanti fanno un effetto strano. Sembrano rotti eppure vanno benissimo.
Nostalgia per un motociclismo che non esiste più? O inarrestabile progresso? La linea è sottile. Il fatto incontestabile è che l'elettronica tiene in ostaggio il motociclismo moderno. Ma vai a toccarla. Gli ingegneri sostengono che lo sviluppo in pista ha permesso alle case di dotare le maxi stradali di assistenze elettroniche che hanno aumentato la sicurezza e il piacere di guida.
Ma perché progettano motori da 180 cavalli se poi la metà restano nella stalla? Tanto varrebbe averne cento, come una volta, e poterli scatenare tutti. A discrezione, quando ci pare e quando si può. Lo stesso in pista: perché non rimettere i piloti di fronte all'arcaico dilemma "Apro, non apro" e lasciare la natura a discriminare tra i piloti normali e i fuoriclasse?
Prima era così. Adesso chissà.

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