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Honda VFR 1200 F: attesa ampiamente ripagata!
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Honda VFR 1200 F: attesa ampiamente ripagata!
Honda VFR 1200 F: attesa ampiamente ripagata!
VFR 1200 F è senza dubbio la moto più attesa dell’anno!
Honda è conquista sapientemente l’attenzione degli appassionati, ed ha creato un’attesa come pochi altri Costruttori sanno fare.
Tutto ha preso inizio l’anno passato in quel del Salone di Milano, con una sorta di “finta moto” in plastica. Una finta moto si, ma che sarebbe comunque poi diventata la vera e propria motocicletta, o per meglio dire la vera e proprio Sport-Tourer seconda la Casa dell’Ala dorata.
Poi è stata la volta del sito dedicato al V4, i primi scatti a luglio, o meglio le foto spia che hanno fatto il giro del mondo in tutti i siti internet e sui giornali. Dopo una lunga gestazione, finalmente il parto. Ed ora, possiamo dirvi come si comporta questa meravigliosa nave da viaggio!
Posizione di guida da macinachilometri
Ergonomica e stretta la seduta che spicca per la sella profonda in direzione longitudinale ma ridotta al minimo in direzione trasversale. Altro aspetto diverso dal solito e piuttosto evidente è il serbatoio più stretto della concorrenza e più striminzito anche rispetto a molte sportive, ma in compenso più alto, molto più alto, tanto da apparire come un buon riparo dal vento, un saldo punto di appoggio per il busto ed anche per la testa nell’uso autostradale.
Ampi, alti e ben sagomati anche i fianchi del serbatoio che aiutano molto nella ricerca dalla migliore posizione in sella e soprattutto permettono alle gambe di cingere con facilità ed efficacia il serbatoio stesso trovando così un solido appiglio per mantenere stabile la posizione del pilota, questo sia in fase di frenata che in curva. Proprio in inserimento di curva così come nei cambi di direzione ci si aiuta molto con il serbatoio rendendo la guida più facile ed intuitiva e minuendo lo sforzo nella guida, soprattutto quando si decide di forzare l’andatura.
Motore elastico
Rabbiosa ed immediata già a 4.000 giri come i migliori V2, è capace di una costanza nella spinta e una regolarità di risposta tanto lineare e progressiva da togliergli parte della sua, pur decisa, personalità. Su strada si può tenere perfettamente “in coppia” tra i 5.000 e i 10.000 giri, e già in questo range non induce ad alcun rimpianto di spinta nei confronti delle miglior supersportive.
Se si vuole veramente il massimo il motore va tenuto tra i 7.000 e i 10.000 giri, dove l’allungo può anche superare tale valore per puro piacere “auditivo”, dal momento che non si ottiene un reale vantaggio in fase di accelerazione. In queste condizioni l’urlo del V4 cambia decisamente sonorità non appena superati i 7.000, diventando quindi più simile ad un quattro cilindri. Sotto tale soglia invece, mostra sonorità più irregolari e quasi altalenanti molto vicine a quelle dei tipici tre cilindri in linea.
Ciclistica più che a punto
Molto valido il funzionamento del sistema frenante potentissimo e dotato di frenata combinata Dual- CBS. All’anteriore troviamo due pinze, ciascuna dotata di ben sei pistoncini che lavorano su quattro pastiglie: due più piccole su cui lavora un solo pistoncino e due pastiglie più grandi sulle quali lavorano contemporaneamente due pistoncini.
Molto potente e reattivo anche il comando a pedale che oltre ad agire sul grande freno a disco posteriore agisce anche su due pistoncini della pinza anteriore sinistra.
Il peso della moto si avverte solo in fase di manovra ma una volta in movimento la guidabilità è esattamente identica a quella del modello precedente più leggero e dotato di una cilindrata inferiore. Ciò che migliora è invece la precisione e la solidità dell’anteriore al prezzo di una reattività leggermente minore nei rapidi cambi di traiettoria.
http://www.topfuel.it/test/novembre09/HONDA_P.htm
VFR 1200 F è senza dubbio la moto più attesa dell’anno!
Honda è conquista sapientemente l’attenzione degli appassionati, ed ha creato un’attesa come pochi altri Costruttori sanno fare.
Tutto ha preso inizio l’anno passato in quel del Salone di Milano, con una sorta di “finta moto” in plastica. Una finta moto si, ma che sarebbe comunque poi diventata la vera e propria motocicletta, o per meglio dire la vera e proprio Sport-Tourer seconda la Casa dell’Ala dorata.
Poi è stata la volta del sito dedicato al V4, i primi scatti a luglio, o meglio le foto spia che hanno fatto il giro del mondo in tutti i siti internet e sui giornali. Dopo una lunga gestazione, finalmente il parto. Ed ora, possiamo dirvi come si comporta questa meravigliosa nave da viaggio!
Posizione di guida da macinachilometri
Ergonomica e stretta la seduta che spicca per la sella profonda in direzione longitudinale ma ridotta al minimo in direzione trasversale. Altro aspetto diverso dal solito e piuttosto evidente è il serbatoio più stretto della concorrenza e più striminzito anche rispetto a molte sportive, ma in compenso più alto, molto più alto, tanto da apparire come un buon riparo dal vento, un saldo punto di appoggio per il busto ed anche per la testa nell’uso autostradale.
Ampi, alti e ben sagomati anche i fianchi del serbatoio che aiutano molto nella ricerca dalla migliore posizione in sella e soprattutto permettono alle gambe di cingere con facilità ed efficacia il serbatoio stesso trovando così un solido appiglio per mantenere stabile la posizione del pilota, questo sia in fase di frenata che in curva. Proprio in inserimento di curva così come nei cambi di direzione ci si aiuta molto con il serbatoio rendendo la guida più facile ed intuitiva e minuendo lo sforzo nella guida, soprattutto quando si decide di forzare l’andatura.
Motore elastico
Rabbiosa ed immediata già a 4.000 giri come i migliori V2, è capace di una costanza nella spinta e una regolarità di risposta tanto lineare e progressiva da togliergli parte della sua, pur decisa, personalità. Su strada si può tenere perfettamente “in coppia” tra i 5.000 e i 10.000 giri, e già in questo range non induce ad alcun rimpianto di spinta nei confronti delle miglior supersportive.
Se si vuole veramente il massimo il motore va tenuto tra i 7.000 e i 10.000 giri, dove l’allungo può anche superare tale valore per puro piacere “auditivo”, dal momento che non si ottiene un reale vantaggio in fase di accelerazione. In queste condizioni l’urlo del V4 cambia decisamente sonorità non appena superati i 7.000, diventando quindi più simile ad un quattro cilindri. Sotto tale soglia invece, mostra sonorità più irregolari e quasi altalenanti molto vicine a quelle dei tipici tre cilindri in linea.
Ciclistica più che a punto
Molto valido il funzionamento del sistema frenante potentissimo e dotato di frenata combinata Dual- CBS. All’anteriore troviamo due pinze, ciascuna dotata di ben sei pistoncini che lavorano su quattro pastiglie: due più piccole su cui lavora un solo pistoncino e due pastiglie più grandi sulle quali lavorano contemporaneamente due pistoncini.
Molto potente e reattivo anche il comando a pedale che oltre ad agire sul grande freno a disco posteriore agisce anche su due pistoncini della pinza anteriore sinistra.
Il peso della moto si avverte solo in fase di manovra ma una volta in movimento la guidabilità è esattamente identica a quella del modello precedente più leggero e dotato di una cilindrata inferiore. Ciò che migliora è invece la precisione e la solidità dell’anteriore al prezzo di una reattività leggermente minore nei rapidi cambi di traiettoria.
http://www.topfuel.it/test/novembre09/HONDA_P.htm
Re: Honda VFR 1200 F: attesa ampiamente ripagata!
la dobbiamo provare!
PaoloZ1000- Reporter Freelander
- Numero di messaggi : 760
Data d'iscrizione : 29.07.09
Età : 36
Località : Milazzo (ME)
Re: Honda VFR 1200 F: attesa ampiamente ripagata!
PaoloZ1000 ha scritto:la dobbiamo provare!
non è una moto per la mia età .. e oltretutto è troppo grossa, non la comprerei nemmeno avendo 60 anni
ma è pur sempre una Honda ... meriterebbe un giretto
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