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SBK: settimana australiana
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SBK: settimana australiana
Due giorni di test a Phillip Island, domenica e lunedì, faranno da prologo al primo GP del campionato del mondo 2010
Da una settimana gli aerei in arrivo dall'Europa all'aeroporto di Melbourne scaricano a terra cassoni da maneggiare con cura e gruppi di passeggeri in sgargianti divise sportive coperte di scritte e marchietti. Il mondiale Superbike dopo un anno ricomincia dall'Australia.
Più di venti ore di volo, dieci ore di fuso orario dall'Italia. A Melbourne si arriva più stanchi che in qualsiasi altra sede del mondiale e si vede subito, all'arrivo in dogana, chi ha fatto il viaggio in classe turistica e chi invece in business.
Troy Corser a Phillip Island. Il campione della BMW è sempre temibile sul circuito di casa
Dalla capitale della regione Victoria al circuito di Phillip Island ci sono ancora circa 150 km di strada da fare. Poco prima di arrivare, si attraversa un lungo ponte che si chiama "Sanremo" e che da sempre è un buon augurio per gli italiani che si recano a correre dall'altra parte del mondo.
Se il viaggio è stato lungo, anche la sosta in terra australiana lo sarà. Il GP d'apertura del campionato Superbike 2010 verrà infatti preceduto da due giornate di test, domenica 21 e lunedì 22 febbraio che faranno da prologo alle corse delle categorie Superbike e Supersport, mentre tradizionalmente le Superstock 1000 e 600 esordiranno in coincidenza del secondo GP e primo evento europeo, fissato per l'ultimo week end di marzo a Portimao.
Prepariamoci dunq ue a rivedere domenica le immagini che ci perverranno dal bellissimo e ventoso circuito di Phillip Island, dove tutti i protagonisti saranno in pista per il primo vero confronto della stagione. Sì, perché con meno di una settimana di intervallo prima dell'inizio delle gare, i due giorni di test vedranno tutti i team impegnatissimi a raggiungere nel minor tempo possibile la condizione migliore su quella pista.
Le sette squadre ufficiali sono tutte schierate. La BMW per la prima volta potrà contare non solo sul team ora diretto da Davide Tardozzi, con Ruben Xaus e Troy Corser (occhio all'australiano, che sul circuito di casa fa sempre tempi spaventosi) in qualità di piloti, ma anche sul team satellite Reitwagen, che schiera Andrew Pitt e Roland Resch.
Stando a quanto dichiarato da Chris Vermeulen dopo i recenti test di Portimao, la Kawasaki ha importanti novità alle sospensioni che lui e Sykes hanno sperimentato con soddisfazione, e anche la Kawasaki potrà contare su un secondo team molto esperto, quello di Pedercini, che darà una seconda chance all'americano Hayden, in verità molto deludente a Portimao, e farà correre anche Matteo Baiocco.
Finalmente rivedremo in pista Lorenzo Lanzi col team DFX e Jakub Smrz (B&G Pata Racing), due piloti privati che non temono il confronto con gli ufficiali e che faranno di tutto per ben figurare soprattutto nella lotta in famiglia Ducati, sia contro Haga e Fabrizio, sia e forse soprattutto, contro Byrne e Checa, in forza a un team, l'Althea Racing, che, ultimo arrivato a Borgo Panigale, occupa un posto privilegiato che altri avrebbero voluto.
Scontata la competitività delle Suzuki e delle Honda ufficiali, emersa chiaramente nei test invernali, si vedrà se la Yamaha, orfana di Spies, sarà comunque in grado – come quasi tutti credono – di prendere egualmente il comando delle operazioni con Toseland e Crutchlow fin dalle prime battute del campionato 2010. Quanto all'Aprilia, non ci sono dubbi sulla forza di Max Biaggi e della sua quattro cilindri tricolore. La settimana australiana per il team di Noale porterà comunque l'importante novità di Dall'Igna in veste di direttore sportivo al posto di Sacchi e di Francesco Guidotti nel ruolo di team manager.
Due ultime novità prima di chiudere le parole per lasciar posto ai cronometri: a Phillip Island non ci saranno né Parkes, né Tamada, per coincidenza compagni nella squadra ufficiale Kawasaki 2009. L'australiano del nuovo team Honda Echo CRS Racing salterà il GP d'Australia per una frattura rimediata in allenamento e sarà sostituito per questa volta dal conterraneo Joshua Brooks, mentre il giapponese, che recentemente ha firmato per il team Pro Ride, sconta il ritardo di preparazione del team, che invece di presentarsi in Australia in condizioni precarie, ha preferito rimandare l'esordio, in perfetta efficienza, a Portimao.
www.motonline.com
Da una settimana gli aerei in arrivo dall'Europa all'aeroporto di Melbourne scaricano a terra cassoni da maneggiare con cura e gruppi di passeggeri in sgargianti divise sportive coperte di scritte e marchietti. Il mondiale Superbike dopo un anno ricomincia dall'Australia.
Più di venti ore di volo, dieci ore di fuso orario dall'Italia. A Melbourne si arriva più stanchi che in qualsiasi altra sede del mondiale e si vede subito, all'arrivo in dogana, chi ha fatto il viaggio in classe turistica e chi invece in business.
Troy Corser a Phillip Island. Il campione della BMW è sempre temibile sul circuito di casa
Dalla capitale della regione Victoria al circuito di Phillip Island ci sono ancora circa 150 km di strada da fare. Poco prima di arrivare, si attraversa un lungo ponte che si chiama "Sanremo" e che da sempre è un buon augurio per gli italiani che si recano a correre dall'altra parte del mondo.
Se il viaggio è stato lungo, anche la sosta in terra australiana lo sarà. Il GP d'apertura del campionato Superbike 2010 verrà infatti preceduto da due giornate di test, domenica 21 e lunedì 22 febbraio che faranno da prologo alle corse delle categorie Superbike e Supersport, mentre tradizionalmente le Superstock 1000 e 600 esordiranno in coincidenza del secondo GP e primo evento europeo, fissato per l'ultimo week end di marzo a Portimao.
Prepariamoci dunq ue a rivedere domenica le immagini che ci perverranno dal bellissimo e ventoso circuito di Phillip Island, dove tutti i protagonisti saranno in pista per il primo vero confronto della stagione. Sì, perché con meno di una settimana di intervallo prima dell'inizio delle gare, i due giorni di test vedranno tutti i team impegnatissimi a raggiungere nel minor tempo possibile la condizione migliore su quella pista.
Le sette squadre ufficiali sono tutte schierate. La BMW per la prima volta potrà contare non solo sul team ora diretto da Davide Tardozzi, con Ruben Xaus e Troy Corser (occhio all'australiano, che sul circuito di casa fa sempre tempi spaventosi) in qualità di piloti, ma anche sul team satellite Reitwagen, che schiera Andrew Pitt e Roland Resch.
Stando a quanto dichiarato da Chris Vermeulen dopo i recenti test di Portimao, la Kawasaki ha importanti novità alle sospensioni che lui e Sykes hanno sperimentato con soddisfazione, e anche la Kawasaki potrà contare su un secondo team molto esperto, quello di Pedercini, che darà una seconda chance all'americano Hayden, in verità molto deludente a Portimao, e farà correre anche Matteo Baiocco.
Finalmente rivedremo in pista Lorenzo Lanzi col team DFX e Jakub Smrz (B&G Pata Racing), due piloti privati che non temono il confronto con gli ufficiali e che faranno di tutto per ben figurare soprattutto nella lotta in famiglia Ducati, sia contro Haga e Fabrizio, sia e forse soprattutto, contro Byrne e Checa, in forza a un team, l'Althea Racing, che, ultimo arrivato a Borgo Panigale, occupa un posto privilegiato che altri avrebbero voluto.
Scontata la competitività delle Suzuki e delle Honda ufficiali, emersa chiaramente nei test invernali, si vedrà se la Yamaha, orfana di Spies, sarà comunque in grado – come quasi tutti credono – di prendere egualmente il comando delle operazioni con Toseland e Crutchlow fin dalle prime battute del campionato 2010. Quanto all'Aprilia, non ci sono dubbi sulla forza di Max Biaggi e della sua quattro cilindri tricolore. La settimana australiana per il team di Noale porterà comunque l'importante novità di Dall'Igna in veste di direttore sportivo al posto di Sacchi e di Francesco Guidotti nel ruolo di team manager.
Due ultime novità prima di chiudere le parole per lasciar posto ai cronometri: a Phillip Island non ci saranno né Parkes, né Tamada, per coincidenza compagni nella squadra ufficiale Kawasaki 2009. L'australiano del nuovo team Honda Echo CRS Racing salterà il GP d'Australia per una frattura rimediata in allenamento e sarà sostituito per questa volta dal conterraneo Joshua Brooks, mentre il giapponese, che recentemente ha firmato per il team Pro Ride, sconta il ritardo di preparazione del team, che invece di presentarsi in Australia in condizioni precarie, ha preferito rimandare l'esordio, in perfetta efficienza, a Portimao.
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