Jimenez, team Gresini: "finalmente uguali le Honda ufficiali e Satellite"

Marco Melandri, seduto su un banchetto, rimira la sua nuova Honda RC212V. “E’ bella, compatta, penso si possa fare bene”.
E’ solo una osservazione, subito dopo inizia a parlare della sua nuova, bruciante, passione: gli ultraleggeri.

“Ne ho comperato uno pochi mesi fa, usato. Ho speso 58.000 euro. Mi sono innamorato dopo aver accettato l’invito di un amico. Sceso dall’aereo dopo un giro con lui ho fatto subito il corso e preso il brevetto. E’ come guidare un aereo vero, c’è anche l’autopilota. La velocità di crociera è di 200 km/h, ma non si sale mai oltre i 300/400 metri. L’ho usato spesso, questo inverno, ci sono tante aviosuperfici negli agriturismi: vai, atterri in cento metri, pranzi, riparti”.

Divertentissimo, ne siamo sicuri. Molto più divertente però sarà salire in sella alla nuova Honda 2010 che il suo responsabile tecnico, Antonio Jimenez, magnifica fin da ora.

“Finalmente la Honda si è decisa ed ha fatto moto tutte uguali, per gli ufficiali ed i privati. In questo momento la RC212V di Marco è identica a quelle di Simoncelli, Pedrosa, Dovizioso. Certo, poi gli ufficiali potranno contare sulle evoluzioni: è un onore, ma anche un onere, perché saranno loro a doverla sviluppare. Poi gli aggiornamenti arriveranno a cascata sugli altri. Magari anche in base a chi sarà davanti”.

Un bello stimolo per il pilota ed i team.

“Ovvio – ribadisce il tecnico spagnolo – nel passato la stagione iniziava con moto molto diverse le une dalle altre, così i tecnici della Honda non sapevano a chi dar ragione, chi aiutare. Così, invece, su sei piloti cinque magari diranno la stessa cosa, individueranno il medesimo problema, e sarà più facile risolverlo. E anche per la HRC sarà meno dispendioso intervenire”.

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